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Con la ricerca “Bilancio di sostenibilità sociale: un'indagine sulle pratiche salariali tra i fornitori di moda di lusso in Italia” la Camera Nazionale della Moda Italiana e Fair Wage Network incentivano la promozione di salari equi, l'adesione a contratti collettivi di lavoro e una maggiore attenzione alla sostenibilità sociale sul posto di lavoro per le aziende attive nel settore del luxury fashion.

L'indagine è stata condotta nel 2019-2020 (prima della pandemia globale) su 45 fornitori del Paese. Lo scopo di questo progetto pilota era quello di comprendere meglio le condizioni di lavoro e le retribuzioni delle migliaia di dipendenti che lavorano per il settore del lusso in Italia, tenendo conto e concentrandosi sul ruolo chiave dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro concordati tra datori di lavoro e sindacati.

La survey è accompagnata da una Road Map sulla pratica salariale che, in dieci punti, recepisce gli impegni assunti dalle aziende del settore ai fini della sostenibilità nel luogo di lavoro. L’impegno delle imprese si dimostra quello di far applicare, all’intera filiera (inclusi, dunque, i fornitori), il CCNL sottoscritto dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. Tale impegno testimonia la volontà dei luxury fashion brands italiani a proseguire nel percorso verso gli obiettivi di sostenibilità sposati dall’UE: partono indubbiamente avvantaggiati considerata la conformità del sistema salariale italiano, basato sul CCNL, agli standard che la Commissione Europea ha espresso nella proposta di direttiva del 28 ottobre 2020.

I due lavori arrivano in un momento in cui la stessa Unione Europea – con la proposta di Direttiva del 28 ottobre 2020 – ha riconosciuto la validità, sul tema salariale, di sistemi come quello italiano basati sul CCNL (piuttosto che sulla legge in materia di “salario minimo”).

La presentazione del progetto si è tenuta nel corso di una conferenza stampa digitale – condotta da Marinagela Pira - che si è svolta in forma virtuale lo scorso 16 dicembre 2020: all’evento on line hanno preso parte il Presidente di CNMI Carlo Capasa, Daniel Vaughan-Whitehead, cofondatore del Fair Wage Network, e il Prof. Avv. Marco Marazza.

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